I corridoi umanitari sono un modo sicuro per dare protezione a chi scappa da guerre e persecuzioni. Offrire soccorso a chi si trova in una condizione di pericolo recandosi nei luoghi dai quali fugge, se è possibile, o almeno nei primi paesi di approdo, evita ai richiedenti asilo molte spiacevoli situazioni: attraversare il deserto, con il rischio di essere rapiti da bande di predoni; affidare la propria vita alla sorte su qualche carretta del mare dopo aver pagato tra l’altro a caro prezzo il passaggio correndo, nel frattempo, il rischio di finire in qualche carcere libico.
In accordo con la Caritas diocesana di Macerata, ente gestore del progetto, come Casa Salesiana abbiamo dato la disponilità di accogliere Medhanie, un giovane eritreo di 29 anni, per nove mesi in un progetto di semi-autonomia. Medhanie è stato affiancato ai giovani di "Casa Pinardi" per una esperienza di accompagnamento unica in Italia, cioè quella di voler affiancare un giovane altri giovani alla loro prima esperienza di autonomia personale.
Una quotidianità complessa, ma che vince su tutto, anche sugli iniziali problemi linguistici o sull’ansia nei mesi del lockdown. Una condivisione che diventa un intreccio di relazioni che difficilmente potranno esser dimenticate.
Human Lines in una mini intervista ha provato ha raccontare l'esperienza vissuta.
Una Grande Famiglia