Abbiamo bisogno di profondità /4

Abbiamo bisogno di profondità/4
Abbiamo bisogno di profondità /4

Siamo generati in una storia di persone legate tra di loro. 1

La differenza del sesso è la condizione per la generazione carnale. 2

L'Amore è una promessa che va mantenuta fino alla fine nel corpo e con l'anima. 3

Eravamo più o meno qui. Ora ci facciamo una domanda. Da dove proviene questa novità del sesso senza differenza? Ovvero: se amare significa dedicarsi alla vita di un altro; se l'esperienza umana nasce fin dall'origine dalla differenza sessuale, da dove proviene questo desiderio di annullare l'ALTERITA' nell'esperienza dell'AMORE? L'AMORE senza la differenza degli amanti!!! L'AMORE senza il legame della carne? Cos'è questa novità? Da dove viene? Cosa c'è dietro? Perché in questo modo?

Chiedo perdono se la domanda dovesse apparire superficiale; ma è evidente che intende essere profonda e porta con sé mille corollari.

Se la vita nasce solo nella differenza; se la generazione richiede l'implicazione dei corpi; se la vita è amata quando entra in gioco la carne fino alla morte... ebbene, dopo tutti questi se... perché usare la parola amore anche quando sembra che il legame umano non necessiti della differenza sessuale e non promette la generazione di un corpo personale, condizione necessaria perché l'Amore si propaghi nel tempo?

In definitiva un legame umano finalizzato alla stima reciproca, alla reciproca fedeltà esite già e si chiama amicizia. Due persone differenti per personalità, storia e interessi si sentono spiritualmente in comunione: sono degli amici. Entrambi dedicano tutte le proprie energie alla salvaguardia e alla promozione della dignità dell'altro: sono degli amici. Nulla mai sarà in grado di distruggere questo legame: sono degli amici. Sono attratti eroticamente: non sono più amici. Il legame cambia cornice. E viene iscritto nell'orizzonte erotico. Che perà richiama in gioco il SESSO. E il SESSO è VITA in due versioni entrambe necessarie perché la vita sia PIENA, centrata sulla differenza e capace di essere donata, ovvero consegnata ad ALTRE PERSONE CHE NASCONO SESSUATE. L'umanità per essere conosciuta in TOTO è SESSUATA: maschile e femminile. Senza questa completezza non è del tutto umana, e infatti non si riproduce. Non genera. Sarà simpatica, compassionevole, eroica, geniale, generosa ma non genera vita: non è AMORE che DONA VITA. [Per inciso: i frati - e sono frate - non generano vita umana, infatti non sono sposati, né si offendono se glielo dite :)] 

Ecco, non rieco ad uscire da questa idea della vita. E quindi non riesco a farci entrare la possibilità di chiamare amore erotico, sessuato - in cui il corpo sia la condizione dell'amore - quello tra persone dello stesso SESSO. Comprendo l'affetto, il legame di tipo psichico, capisco anche  l'afflato emotivo. Accetto che in determinate situazioni il corpo sia sottomesso ad una affettività a trazione psichica e, va bene, capita e non è mio dovere né spiegare perché né giudicarlo moralisticamente. Non capisco però perché le esigenze di qualche persona valgano a determinare le riflessioni generali sull'amore umano. Ne va dell'EDUCAZIONE dei GIOVANI.

C'è un'oggetività dell'amore che non può essere nascosta dietro, né racchiusa dentro le emozioni personali di un'individuo o di due individui. L'OGGETTIVITA' dell'amore sessuato è stata riconosciuta da ogni società in ogni epoca storica chiamandola matrimonio: religioso, civile, di fatto - su questo si sa, ogni società si organizza - ma si chiama matrimonio: è non è solo emozione, solo affetto, solo decisione personale o di coppia. E' anche oggettivo legame di due storie personali (e quindi delle loro famiglie); oggettiva differenza sessuale; oggettiva origine di vita nuova in una persona nuova. Tutte cose così oggettive che la società ha sempre regolarizzato il matrimonio, il patrimonio relativo e i figli conseguenti. 

Ecco, spero che sia chiara la domanda in cui mi affatico da tempo. Da dove viene il bisogno di rendere indefinito l'amore, tanto da usare questa parola in una vicenda in cui l'eros non è sessuato, il corpo è sterile e il figlio e il suo corpo non sono parte della storia corporea dell'amore? Non si possono trovare modalità di narrazione di queste vicende che esistono che non rendano indefinito ciò che già conosciamo?

Credo che ne vada in gioco l'idea di persona, di corpo, di eros, di matrimonio e di vita. La strada delle domande e delle risposte, dell'approfondimento, mi sembra ancora lunga. E ciò che muove è una necessità educativa: cosa racconterò ai giovani? Che l'amore è indefinito? Ma perché farlo così? Non è già troppo complicato per un giovane crescere umile, forte e robusto? Potrà farlo se per i dubbi di alcuni scardiniamo le radici della sua umanità?

Partecipate alla mia domanda, vi prego. Faticate con me. 

Buona vita!