La locandina del ritiro di Quaresima dell’associazione Salesiani Cooperatori recita: “Amati e Chiamati”. Credo non si possa trovare titolo più appropriato per definire il percorso di discernimento per aspiranti Salesiani cooperatori.
Due anni fa ricevetti una telefonata di un caro amico che mi chiese se fossi interessata al cammino da aspirante Salesiano cooperatore. A dire il vero non sapevo esattamente di cosa si stesse parlando, avevo visto in precedenza alcuni amici fare la promessa ma in fondo non avevo intuito bene di cosa si trattasse. Non era la prima volta che per “interposta persona” mi sentissi chiamata ad intraprendere un percorso e non ho impiegato molto tempo ad accettare, seppur ancora nell’incertezza del “ruolo”. Pensai che il cammino mi avrebbe permesso di fare chiarezza sulla figura del Cooperatore ma anche di fare il punto sullo “stato di salute” della mia fede e della mia fede salesiana.
Durante questo primo anno di formazione, grazie agli incontri con “Cooperatori navigati”, della Casa Salesiana di Macerata e non, forti di anni di esperienza in ambiti diversi, la prospettiva si è chiarita, l’obiettivo si è disvelato progressivamente.
Intraprendere la via del Salesiano cooperatore offre un modo diverso di vivere la vita, dando maggiore concretezza ad alcuni aspetti che sono già presenti: l’amore per Gesù, per Don Bosco ed i suoi insegnamenti e per i giovani. La proposta è duplice, rinvigorire il cammino di fede personale attraverso un fattivo impegno quotidiano, forti dell’Amore di Dio che ci ha chiamati, e mettersi al servizio della Chiesa per portare il carisma salesiano laddove i Salesiani Consacrati e le Figlie di Maria Ausiliatrice non riescono ad arrivare. Essere Cooperatore significherà abbracciare la vocazione, impegnarsi in maniera discreta ma convinta affinché dia frutti nella comunità, dare testimonianza dell’amore di Cristo con la propria vita così da dare voce al pensiero di San Francesco di Sales: “Non parlare di Dio a chi non te lo chiede. Ma vivi in modo tale che, prima o poi, te lo chieda”.
Il cammino non sarà sempre facile ma sarà reso forte dal sostegno dei fratelli e delle sorelle della Famiglia Salesiana della quale il Cooperatore entrerà a far parte e sarà anche ricco di tante cose belle perché come recita un proverbio cinese: “Nelle mani di chi regala un fiore rimane sempre un po’ di profumo”.
(di Francesca Marcantonelli)