Foto e parole che ci fanno ripercorrere la Festa di don Bosco per continuare a camminare nel segno e nel sogno del Santo dei giovani.
Una delle cose più belle della festa di Don Bosco e, soprattutto, della Celebrazione dell’Eucaristia è che la gratitudine diventa non soltanto un sentimento che proviamo nel cuore, ma diventa una realtà che tocchiamo. Ed ecco che diventa più profonda quando mi chiedo: “quante vite possono dire grazie oggi perchè hanno incrociato la storia di Don Bosco?"
Ciò che viviamo qui non è semplicemente un sentimento che nasce dallo stare bene, ma dal fatto che Don Bosco, attraversando la nostra vita, ha lasciato piccoli frammenti di Vangelo… perchè i santi fanno così! I santi, nell’incontrarci, ci regalano piccoli pezzi di Vangelo che, crescendo, man mano, si uniscono, come in un grande puzzle.
Riconoscere in questa assemblea tanti volti di oggi e di ex allievi, insegnanti, uomini e donne che hanno messo a servizio la vita in oratorio e che ci tengono a venire a celebrare la messa in questa Casa, è un dono che Don Bosco fa a tutti noi.
Gesù parlava a tutti, Don Bosco parlava con tutti i ragazzi. E questo ha sempre scandalizzato ogni epoca. “Perdere tempo” con coloro che potevano essere lasciati ai margini, scandalizzava. Oggi dovremmo chiederci: “le scelte della nostra Comunità Educativa Pastorale sono controcorrente, scandalizzano?”
Una scelta che crea spesso stupore è che rimaniamo, come possiamo, ancorati alla scelta della gratuità: nelle nostre attività (dai pranzi all’Estate ragazzi), diciamo sempre “ognuno metta quello che può”. Questa cosa è sicuramente controcorrente! Eppure, ancorati a questa scelta, in qualche modo, per la generosità di tanti, riusciamo ancora ad essere qui a celebrare la Festa di Don Bosco.
La scelta dell'accoglienza, sconvolge! Perchè aprire le porte a chiunque significa poi dover tenere insieme tutto e non a tutti questo va bene, però, restiamo saldi su questa scelta, non ci muoviamo di una virgola: chiunque può varcare questa porta! Chiunque può scegliere di restare, come chiunque può scegliere di andare, perchè Don Bosco ci ha insegnato così!
Ma c’è una scelta, più di tutte le altre, che non dobbiamo mai perdere di vista: … che la felicità che cerchiamo si chiama Gesù! Abbiamo bisogno di entusiasmarci per questo! Possiamo fare tante attività bellissime, ma l’attività più bella che possiamo vivere e far vivere è quella di dire che con la nostra vita noi abbiamo incontrato l’Amore di Gesù risorto. ... è la strada che Don Bosco ci ha lasciato!
Quella è la gioia che cerchiamo! Quella è la Verità di cui abbiamo bisogno! Quello è l’Amore che in ogni angolo di questo mondo andiamo a scovare!
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FOTO di don Vytautas Markunas SDB, Luca Ilari, Giacomo Cacciolari.
TESTO liberamente tratto dall'omelia del direttore Don Francesco Paolo Galante SDB nel giorno della Festa di Don Bosco del 28 gennaio 2024.