Tra i 65mila i ragazzi italiani partiti per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, svoltasi dall’1 al 6 agosto, ci sono anche i 35 giovani dalla nostra casa.
Partiti in autobus domenica 30 luglio con gli altri giovani del Movimento Giovanile Salesiano della nostra ispettoria hanno raggiunto, con piccole tappe, Lisbona il 1 agosto ... ed in quel momento è inziata la vera avventura!!!
In quei giorni hanno vissuto un clima di famiglia accolti in una casa salesiana portoghese. Le mattinate dei giovani erano scandite dalle catechesi offerte dai Vescovi e i pomeriggi si alternavano i momenti principali della GMG con tutti i giovani del mondo ai festival per le strade della città. Tra i tanti eventi organizzati, il 2 agosto, nella casa salesiana di Estoril, è stata celebrata la “Giornata SYM”, in cui i giovani del Movimento Giovanile Salesiano di tutto il mondo si sono riuniti e hanno riscoperto la bellezza di far parte della grande famiglia salesiana.
Nelle giornate conclusive i giovani hanno raggiunto il parco Tejo: già dalla tarda mattinata di sabato si sono messi in strada per sistemarsi poi con stuoini, sacchi a pelo, teli e coperte termiche: 8/10 km a piedi con una temperatura in aumento tra una fiumana di gente. Lo spazio riservato ai nostri è vicinissimo al palco, sullo sfondo il ponte Vasco de Gama sulla foce del fiume Tejo.
Qui di seguito, proponiamo le testimonianze di Cecilia, Anna e Gaia che raccontano quanto questo evento rimane sempre nel Cuore di chi lo vive!!!
Avete presente quando sognate un mondo dove tutti possono essere liberi di essere se stessi? Un mondo dove nessuno viene lasciato solo, dove c'è spazio per tutti e non importa chi tu sia o da dove provieni. Un mondo dove òvunque tu vada c'è sempre qualcuno pronto ad accoglierti con un sorriso, pronto a dirti una parola buona, indicarti la strada. Avete presente quando sperate in un mondo dove possono essere tutti liberi davvero e dove tutti sono veri fratelli? Ecco, Lisbona è stato tutto questo. Quei 5 giorni hanno reso Lisbona il miracolo di pace che tutti desideriamo. Abbiamo visto una città fare spazio al mondo intero. Abbiamo visto migliaia di vite incontrarsi, cammini intrecciarsi, giovani vivi. Da ogni angolo del mondo i giovani si sono alzati per incontrarsi, per incontrare il Papa, per urlare a squarciagola ancora una volta che noi ci siamo, che vogliamo brillare tanto da far risplendere la presenza di Cristo ovunque noi siamo. E ora, dopo tutta la gioia che abbiamo potuto vivere siamo certi che di Non temere ne vale la pena.
È difficile raccontare la GMG con delle parole, possiamo però, attraverso queste foto, condividere qualche momento di questa esperienza che ci ha ricordato che è bello essere giovani. Giornate intense, piene di incontri con giovani che come noi si erano messi in cammino verso la stessa direzione. Giornate fatte di condivisione, gioia, festa, riflessione, stupore, novità. Giornate che in ognuno di noi hanno lasciato un segno indelebile. Giornate che ci hanno permesso di guardarci un po' dentro e ci hanno aiutato ad aprire il cuore all'invito del Papa a trovare il coraggio di alzarci e seguirLo, a trovare il coraggio di accettare il rischio dell'Amore. La GMG è sentirsi parte di qualcosa di più grande di te. È capire che non sei solo e che vivi in una Missione di gioia, e che quella Missione sei anche tu, così come sei. È sentirsi amato, incontrato, incoraggiato, rassicurato. È la voce di un Padre che ti dice "Non avere paura". È un mondo in comunione, in cui non importano distanze e provenienze, ma solo l'Amore che unisce le diversità. È un invito ad Alzarsi perché "Chi ama non sta con le mani in mano, chi ama serve, chi ama corre a servire, corre a impegnarsi nel servizio agli altri." E allora, "cosa portiamo con noi ritornando alla vita quotidiana?" Portiamo con noi i volti incontrati, le relazioni intrecciate, la quotidianità condivisa, i tanti oggetti scambiati, i sorrisi, le fatiche, i dubbi ma soprattutto torniamo a casa con il desiderio di essere luce per tutti i giovani che incontreremo e per questo con l'impegno a "Brillare, Ascoltare e Non temere", con il desiderio di condividere la gioia che abbiamo vissuto e che ognuno di noi custodisce, perché come ha detto Papa Francesco," la gioia è missionaria". Torniamo a casa felici di essere giovani e di sentirci davvero Amati, e per questo sentiamo il coraggio di continuare il cammimo nella nostra Casa e, solo insieme, impegnarci ad essere Luce.