Mi fai spazio? dall'Omelia di don Salvatore

Dall'Omelia di don Salvatore - 21 Dicembre 2014
Mi fai spazio? dall'Omelia di don Salvatore

Siamo alla quarta domenica di Avvento, il Signore è alle porte, viene nella nostra vita e ci chiede una “stalla” in cui nascere.

                Nella prima lettura, dal secondo libro di Samuele, abbiamo ascoltato la vicenda del re Davide che si “preoccupa” di costruire una casa per Dio, si affanna inutilmente come se Dio avesse bisogno di una palazzo “glorioso” per abitare con il suo popolo. Ma Dio attraverso le parole del profeta Natan “raddrizza i suoi sentieri” facendogli comprendere che Dio non vuole la “gloria, la ricchezza, la potenza”, Dio chiede di fare casa con il suo popolo, con ognuno di noi, nell’intimità della nostra “casa”, nella prossimità e quotidianità.

                Il paradigma, l’immagine nitida di questa richiesta di Dio ci è presentata nel Vangelo attraverso il dialogo tra l’angelo Gabriele e Maria. Dio per farsi presente nella storia, per essere vicino a colui che ama, per spogliarsi e farsi prossimo, chiede all’uomo uno spazio in cui “farsi carne”: Voglio Salvarti, ho ascoltato il tuo “grido” ma non posso farlo senza di te!

                Ecco come si presenta a noi la “salvezza”, non come magia o violenza, ma come richiesta di collaborazione, di compromissione: Voglio essere la tua salvezza, lascia che possa “prendere vita” nella tua carne!

                E’ il mistero più affascinante è che l’Amore non ci chiede di “essere all’altezza”, ci chiede una “stalla”, la “stalla” della nostra esistenza: Lascia che possa abitare la tua miseria, sono la tua Salvezza, Eccomi vengo per liberarti!

                Solo se ci lasceremo compromettere con la richiesta di questo amore potremo godere i doni del Natale: pace, gioia, giustizia. In astratto questi doni non esistono ma possono prendere vita in una esistenza che li accoglie a beneficio della propria vita e del mondo.

                Dio oggi ti chiede: Sono venuto nella storia tempo fa nel grembo di Maria, oggi voglio continuare e vivere con te tra il mio popolo, io e te possiamo essere la liberazione della tua vita, libertà per chi è ancora prigioniero nei deserti della sua esistenza, mi farai spazio?