Frumento di Cristo noi siamo
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.
In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.
O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
Il Cero Pasquale di questo anno del Signore 2023 ci ispira all'Inno della Liturgia delle Ore che la Chiesa prega nelle memorie dei Pastori e Dottori della Chiesa. I segni che lo caratterizzano sono delle spighe dorate, spighe che fanno come da cornice alla Croce dentro la quale vi è la spiga santa: Cristo, chicco santo che marcisce e fiorisce al cielo per noi. Le piaghe sono a loro volta dorate ed a forma di chicco; esse rappresentano le nostre vite che, “piantate” nella Croce, si innestano nella vita divina, cosi che possiamo nascere a vita nuova. Lo sfondo anch'esso dorato sul quale sono poste le decorazioni, rappresenta il sole di Dio, sole che raggiunge ciascuno di noi e che ci fa crescere nella fede, per poi essere radunati nell'aia del Signore, la sua Chiesa, e trebbiati del lavoro sapiente di coloro che annunciano il Vangelo.
Sant'Agostino in un suo commento dice:
“Ascoltate carissimi, voi che siete buon grano di Cristo, carissime spighe di Cristo: fate attenzione a voi stessi, considerate i vostri intimi sentimenti, esaminate la vostra fede e la vostra carità, svegliate la vostra coscienza e se troverete d'essere frumento, vi venga in mente: Chi persevererà fino alla fine, questo sarà salvo” ( Discorso 72/A,2).
La Pasqua ogni anno ci immerge nel grande mistero d'Amore di Cristo, che ama sino alla fine, fino a morire per noi; noi come possiamo a nostra volta amare sino alla fine delle nostre giornate? Facendoci pane per i fratelli, pane del Signore, cotto dal fuoco dello Spirito, pane che è sorriso, compassione, abbraccio, parola, affetto, perdono, pace: ogni cristiano è chiamato a diventare pane per il mondo, un pane benedetto! E chi è benedetto non può far altro che benedire con la sua stessa vita, sempre!
Nell'Eucaristia, il nostro essere Chiesa, il nostro essere corpo di Cristo, è legato ad un pezzettino di Pane. Noi mangiamo il Pane per vivere, per continuare a vivere, ma diventando pane possiamo convivere, allora accogliamo l'invito a diventare sempre più uomini e donne eucaristici, prendendo sempre più la forma del pane, la forma di Cristo, donandoci fratelli, spezzandoci per i fratelli, per divenire una cosa sola in Lui. Un solo pane! E sarà Pasqua in ogni Eucaristia e sarà Pasqua ogni giorno!
Le Sorelle Clarisse di Città della Pieve