L’altro giorno ero ad un’uscita scout con i lupetti del Milano 29 e mi sono imbattuto in un’argutissima discussione tra due bambini che non riuscivano a risolvere un delicato dilemma. Lascio all’immaginazione del lettore quale può essere stato l’interrogativo che ha sconvolto i due piccoli oratori, tuttavia è stato curioso assistere alla conclusione del dibattito:
“Io sono sicuro di quello che dico, me lo ha detto il mio papà”
Discussione chiusa, archiviata, pacificamente risolta dall’autorità del papà, evidente garante di verità assoluta e indiscutibile.
Sono stato tutto sommato fortunato perché altre volte mi è capitato di dover separare due bambini infuriati che, come paladini della verità, avevano deciso di difendere con i propri pugni chi osava mettere in discussione i dogmi patriarcali.
Dopo aver ringraziato per lo sfiorato conflitto politico risolto senza l’uso della violenza, mi sono fermato a riflettere su quanto la nostra vita sia influenzata, a diversi livelli, dalla figura delle persone che ci hanno messo al mondo.
Inconsapevolmente i lupetti in questi momenti fanno esperienza dell’importantissimo Principio di Non Contraddizione per cui se è vera una cosa non può contemporaneamente essere vero anche il suo contrario.
In parole povere due papà che sostengono cose opposte non possono entrambi avere ragione.
Forse per la prima volta si sono chiesti che cosa fosse la verità, forse sarà la prima volta che chiederanno una spiegazione ai loro papà. Momenti importanti per un Lupetto di nove anni.
Decido di smetterla di pensare all’aria fritta e di preoccuparmi di un altro lupetto che aveva deciso di misurare la sua capacità di arrampicatore su un albero abbastanza alto da meritare la mia attenzione.
Tuttavia tornato a casa e dimenticati i lupetti, mi trovo davanti una curiosa scena: i due miei coinquilini stavano discutendo: uno dei due aveva mal di testa e una mamma consigliava di assumere il medicinale a stomaco vuoto; l’altra mamma invece era una forte sostenitrice del contrario. Vista la comprovata esperienza di entrambe le mamme, quale fosse la cosa giusta da fare era davvero un rompicapo.
Il foglietto illustrativo era andato perduto e i commenti dei vari siti internet hanno contribuito ad aumentare la confusione sulla già fumosa situazione.
Fortunatamente riusciamo a scaricare una versione del foglietto perduto e tacendo quale delle due mamme fosse in torto, esultiamo per questo piccolo momento di acquisita indipendenza. Momenti importanti per un universitario di 20 anni.
Ci si stupisce di come spesso esperienze di significato analogo si ripetono nel tempo, vissute a livelli di profondità e interiorizzazione sempre diversi.
L’influenza che la vita dei nostri genitori ha avuto su ciascuno di noi è innegabile, infatti spesso si sente dire: “da come parli e come ti muovi sembri proprio tuo Padre” o altre volte i nonni se ne escono con frasi del tipo: “quando mi rispondi così mi sembri tua mamma, sempre irreverente”.
Pregi e difetti delle persone con cui abbiamo condiviso tutto vengono fuori in momenti inaspettati, la personalità di ciascuno di noi è legata infatti a doppio filo con quella dei nostri genitori eppure siamo tutti così diversi.
A volte uscire di casa e confrontarsi con gli altri è l’unico modo per capire chi siamo davvero, dove finiscono i nostri genitori e dove inizia l’intricatissima matassa dell’io.