Una Promessa

Una Promessa

Nella Celebrazione Eucaristica della  festa dell'Immacolata alcuni giovani della Compagnia del Savio hanno fatto la loro Promessa di impegno. Durante l'Omelia, don Flaviano, ha offerto un'approfondimento  della Parola di Dio secondo lo schema della Lettera di impegno che hanno scritto i giovani della Compagnia. Come loro si sono rivolti al Direttore della Casa, l'Omelia è rivolta al Direttore dell'Universo. Buona lettura.


Caro Direttore dell'Universo,

ti voglio tanto bene. Quando tu parli -e io ti capisco - il mio cuore non riesce a contenere l'energia, trabocca di vita e mi scendono dagli occhi grandi lacrimoni. 

Volevo dirti che l'hai pensata proprio giusta. Non era facile riportare a casa un ribelle, come lo sono io, come lo è stato Adamo e come lo siamo tutti. Il problema è che restare umili - poveri di spirito, come dici tu - non ci viene facile. Siamo talmente insicuri di noi stessi che pur di trovare la conferma della nostra bellezzza ci inventiamo i peggiori stratagemmi e finiamo per dimenticarci di te. Tu invece sei l'unico che ci ama veramente e gratuitamente. Per riportarmi a casa - per riportarci a casa - ti sei scelto una donna. Sei troppo intelligente, lo devo riconoscere! Non c'è nulla di più bello a questo mondo di una BELLA DONNA. 

Sarà per questo che molti usano le donne come oggetto per convincere altri a fare delle cose. In fondo credono di essere intelligenti come te e non si accorgono di essere stupidi contro di te. E anche le donne cadono nel tranello. Pensano di sentirsi amate quando sono cercate per compiere fatti importanti. Per questo si rendono molto disponibili; si consegnano; si lavorano dentro e fuori; tutto per piacere sempre di più, per essere amate sempre di più. E il circolo vizioso si alimenta: gli uomini usano le donne, le donne di lasciano usare. Tu sai come funziona perché non sei solo il Direttore dell'Universo, ne sei il Creatore. 

E sei un genio! Mi piaci tanto - forse te l'ho già detto. 

Hai scelto una donna per vincere la guerra contro la paura. L'hai fatta crescere amata in modo limpido, puro. L'hai incontrata, al momento opportuno, personalmente. Tu e lei. L'hai toccata nel profondo. Lei ha vibrato. Un sussulto. Una specie di spasimo e di godimento, allo stesso tempo. Tutto compiuto con la dolcezza del cuore, con la purezza del corpo. Ella ti si è consegnata... per SEMPRE!

Non è diventata solamente un bravo avvocato - Avvocata Nostra - o una brava insegnante - Maestra di vita. No; non solo questo. Lei è diventata Madre di tutti. Madre. Capisci, Direttore. Una cosa che non si può studiare a scuola, non esiste una Laurea in Scienze Materne. Occorre donarsi da capo a fondo per essere madre, altro che studio e ripetizioni. E, inoltre, non si può essere madre solo di qualcuno. Quando sei madre, sei madre di tutti. Per questo devi essere Vergine, perché il tuo corpo è di tutti. Per tutti sono i tuoi occhi. Per tutti le tue carezze. Per tutti ma di nessuno. O meglio per tutti ma solo TUA. Vergine, appunto. 

E allora, caro Direttore, in questa tua CASA io PROMETTO di essere un "membro effettivo". E' bello essere uomo in questa Casa in cui le donne sono così belle e così madri. E' un onore, come per san Giuseppe, amare una bella donna. Ecco la mia promessa: mi dono per stare insieme ai miei fratelli e per preparare la CASA per quelli che verranno dopo. Voglio vedere tanti FIGLI. TANTI!

Se mi vuoi nelle tue truppe scelte rimango vergine anche per tutta la vita. Per tutti e di nessuno, solo Tuo. Se, invece, mi vuoi marito e padre io ne sono onorato: avrò una donna da custodire per sempre, sarò vergine per lei e solo a lei mi consegnerò. 

Faccio, allora, la mia PROMESSA: per sempre con te, Direttore. Grazie per l'Oratorio - la mia vera CASA. Grazie per don Don Bosco, tuo sovrintendente e Grazie per questa Celebrazione in cui io sono Tuo e Tu sei mio e in cui faremo tutti la Comunione per la salvezza del mondo. E grazie per l'Immacolata Concezione: la cosa più BELLA dell'UNIVERSO, Direttore.

Sia lodato Gesù Cristo!