Il momento dei passaggi segna per tutti i bambini, i ragazzi e i giovani l’inizio di un nuovo anno associativo. Questi momenti sono caratterizzati principalmente da uno spirito di accoglienza.
E’ il momento tanto atteso quanto temuto dagli stessi ragazzi. Ogni piccola comunità cambia forma salutando i più grandi e accogliendo i più piccoli. Viene chiesto loro di lasciare il luogo sicuro per avventurarsi in un sentiero incerto che non sanno dove li condurrà, che li metterà nella condizione di dover scoprire e sperimentare le nuove regole, di doversi riadattare in un nuovo contesto. Bisogna rimettersi ancora nella logica dell’”imparare facendo”, cioè rompendo con il passato e crescendo maturando.
Lungo il cammino educativo, il ragazzo sarà chiamato a vivere dei momenti di passaggio in relazione al percorso fatto fino a quel punto.
Essi, attraverso simboli e cerimonie adeguati e nella concretezza tipica della proposta, rendono presenti al ragazzo due cose:
- che ci sono momenti della vita in cui crescere significa progredire, lasciarsi alle spalle il percorso compiuto, “cambiar pelle” per gettarsi in un’avventura nuova. Per fare ciò, c’è bisogno di staccarsi (anche fisicamente) dalle cose conosciute, dalle amicizie e dalle consuetudini vissute all’interno della comunità di appartenenza. È il momento di riprendere lo zaino e rimettersi in cammino;
- che il cammino percorso, le esperienze e le competenze acquisite non sono qualcosa da tenere esclusivamente per sé, ma devono invece essere rese dono.
Progressivamente le piccole capacità acquisite si trasformeranno in competenze e sfoceranno nella capacità di servire gli altri: atteggiamento proprio dell’uomo e della donna adulti.
Attraverso il passaggio, si educa al senso della provvisorietà, della scelta, a riconoscere i cambiamenti propri e quelli altrui. Per questo si avrà cura che questi momenti siano compresi dai ragazzi e vissuti con gesti e cerimonie che ne sottolineino l’importanza, ponendo attenzione a che essi non vengano percepiti come squalificanti dell’esperienza acquisita.
All’interno di ogni singola fase del cammino di crescita sarà chiesto al ragazzo di impegnarsi, avendo fiducia che verrà riconosciuto l’impegno a fare del proprio meglio. Questo insieme articolato di impegni, sforzi, passaggi realizza un percorso di iniziazione alla vita in cui il ragazzo si trova coinvolto in un “lavoro” di accesso-uscita da un livello ad un altro e di definizione progressiva della propria identità.
"Non si arriva ad una meta … se non per ripartire … e là dove siamo ora … non è che una tappa del nostro cammino …”
Buoni passaggi a tutti
(di Barbara Bacaloni)