Prosegue il cammino con la testimonianza di Mireaf, la ragazza siriana che vive da ottobre insieme ai giovani di Casa Pinardi.
Buonasera a tutti…
Sono Mireaf la Siriana, una donna forte e indipendente che è uscita dal grembo della sofferenza e della guerra e spostamento, ha affrontato la vita e le dure condizioni in Siria che hanno formato il mio carattere e influenzato i miei studi e il mio lavoro.
Ero sempre molto ambiziosa, ho lavorato tanto per tre anni consecutivi senza annoiarmi o stancarmi per ottenere l'ammissione nelle università prestigiose nei diversi paesi.
Alla fine, dovevo accontentarmi e ho scelto UNIMC perché era l’unica università che mi ha offerto anche la borsa di studio. Questa situazione mi ha insegnato che a volte bisogna accontentarsi con le soluzioni possibili non sognare quelle massime.
Adesso sono qui. Ma Mireaf che è arrivata a Macerata ha iniziato da zero. Le novità hanno reso difficile tutto: le abitudini diverse da quelle con cui sono cresciuta, una cultura completamente diversa, luoghi e lingua delle persone con cui non riesco a comunicare e il mio sentimento di alienazione dalla mia famiglia e dal mio paese… A volte la nostra resistenza contro corrente ci stanca molto, ma bisogna assecondare il vento e saper nuotare per prendere le onde.
La vita è un’esperienza che richiede forza e pazienza. La mia breve lotta, di solo cinque mesi, è per adesso dura ma fruttuosa, non mentirò sul fatto che ho ancora paura, ma la sto combattendo, grazie a tante persone che mi supportano proprio come la mia famiglia. Se cado troverò la mano di Gesù, tesa per me attraverso i miei fratelli, CASA PINARDI. La mia piccola famiglia e anche la mia grande famiglia qui in questa casa salesiana, mi hanno offerto una casa accogliente e un’atmosfera familiare. Hanno condiviso con me i dettagli della loro vita, i giorni belli e tristi.
Ho imparato a condividere con loro le mie preoccupazioni, i miei pianti, le mie paure. Ho imparato che non c’è vergogna nel chiedere aiuto, perché “una mano non basta per battere le mani”. Abbiamo bisogno di persone nella nostra vita al nostro fianco per continuare la strada. Una volta ho letto che “tutto accade con noi nella vita per una ragione” e sono sicura che la mia presenza qui non è vana, Dio mi ha mandato qui per una ragione…
Sono circondata dalla luce dell’amore e dalla tenerezza di mia madre, non della mia mamma biologica che mi chiama cento volte al giorno per rassicurami, ma della mia madre celeste e ispiratrice della mia vita che è stata e rimarrà con me sempre, qui…e qui la Vergine Maria…. il mio più grande sostegno, forza, fede, sicurezza e mio rifugio.
Dal mio arrivo in Italia, la prima parola che sento quando sanno che vengo dalla Siria “Wow, allora sei una donna forte”, in realtà ho scoperto la debolezza di una Mireaf forte e questo è normale, ma la cosa non normale è arrendersi alla debolezza e alla sconfitta…allora ho imparato da Gesù che dopo la morte c’è la vita perché c’è la risurrezione.
La mia preghiera oggi è di ringraziare Dio per la grazia di essere qui con voi come membro di questa famiglia.
Buona Quaresima