I Salesiani a Macerata contano: 20+20=130 e Auguri a Tutti!
Quanto fa 20+20? Dipende! risponderebbe ogni buon matematico. Dipende dal sistema di riferimento che si usa per contare. A Macerata, per i Salesiani, 2 volte 20 fa 130. Era il 4 Novembre 1890 quando iniziarono le attività degli ancora poco conosciuti frati torinesi di don Bosco. Sarà il 4 Novembre 2020 il giorno in cui la Casa Salesiana celebrerà il CENTOTRENTESIMO compleanno.
Le operazioni ottocentesche per iniziare questa storia maceratese ebbero un periodo di incubazione abbastanza breve: i contatti tra don Bosco e il canonico Raniero Sarnari, futuro vescovo di Macerata, iniziarono nel 1886. In quattro anni la città seppe presentare una proposta che non si poteva rifiutare: una Casa tutta nuova, costruita con il contributo fondamentale del cavalier Benedetto Pianesi e di un comitato di benefattori che non vedrà mai sparire i meriti acquisiti per il bene della giovinezza maceratese.
Un altro periodo di incubazione, di diversa natura, è stato necessario per giungere a celebrare questo originale anno del calendario gregoriano: al 2020, infatti, si arriva con sei anni di silenziosa speranza. Era il Maggio del 2013 quando Macerata fu sconvolta dalla notizia che la fortunata esperienza scolastica salesiana era destinata alla chiusura. Tra chi era legato affettivamente e chi era preoccupato delle possibilità dei giovani a Macerata, nacque un fiume di domande, di recriminazioni e di annunci funesti.
I Salesiani avviarono, invece, un percorso di riflessione. La comunità religiosa chiamò a raccolta tutte le persone che avevano a cuore l'educazione, adulti e giovani, istituzioni e associazioni, amici e anche nemici per affrontare insieme la domanda cruciale: che senso avesse una presenza salesiana a Macerata nei tempi nuovi di un cambiamento epocale.
È iniziato così il sessennio della Speranza. Il 4 Novembre 2020, i primi 130 anni dei salesiani a Macerata, una data da segnare nel calendario perché i sei anni precedenti sono stati anni da raccontare e da celebrare come una grande testimonianza collettiva di speranza. Il 4 Novembre, come quello del 1890, si apre come porta sul futuro: un compleanno che possiamo festeggiare dopo una feconda GESTAZIONE.
Il Natale 2019 si è presentato, quindi, con un sapore tutto speciale, visto che San Giuseppe, patrono della Casa, ha vegliato con Maria Ausiliatrice, che svetta su tutto il complesso e su tutta la città, su una RI-NASCITA.
Non più una Scuola, certamente, non più un Oratorio per il tempo libero dei ragazzi fino all'adolescenza. Piuttosto una CASA: questo il nome da usare per descrivere la presenza salesiana a Macerata. CASA.
L'operazione culturale è significativa. Siamo passati da una presenza salesiana che offre servizi (scolastici e sociali) ad una presenza salesiana che accoglie persone e cerca di costruire legami famigliari. Una CASA, appunto. Cosa questo significhi da un punto di vista culturale, relazionale, educativo, economico e gestionale è la novità che dà una speranza nuova. I più non si sono accorti del cambiamento. I più avveduti, invece, lo osservano con curiosità. Noi cercheremo di spiegarlo nei prossimi mesi, su queste pagine.
Cosa ne sarà di questo nuovo bambino che nato noi non lo sappiamo. Come ogni vita nuova esposta ai rischi e alle avventure della storia: può crescere finendo nel paese dei balocchi oppure incontrare il lupo lungo il cammino. Vi offriamo, allora, un tempo di conoscenza della sua vicenda embrionale in modo da permettervi di festeggiare bene il suo 130esimo compleanno e di partecipare alla sua crescita.
Ed è con questa soddisfazione che, con Giuseppe e Maria, nell'ultimo degli otto giorni di Natale, nel primo giorno del nuovo anno, vi auguriamo il miglior 2020 possibile: che ad ognuno possa accadere, come successo a noi, di poter vedere la speranza, che nasce e che rinasce, perché è la SPERANZA di Gesù Cristo, figlio di Dio, e della sua Chiesa pellegrina sulla terra. Noi l'abbiamo vista e la stiamo vivendo: accada questo anche a voi.