di Michele Santoni
Sabato 14 e domenica 15 gennaio del nuovo anno noi ragazzi del gruppo CDS Adolescenti 2 e del Clan Allegrezza abbiamo partecipato al quarto incontro GxG, assieme ai ragazzi dell’oratorio di Civitanova Marche.
Finita la cena, don Salvo e suor Valeria ci hanno dato una lettera scritta da don Flaviano che ci ricordava i tre doni approfonditi durante gli incontri precedenti e ci avvertiva che non esiste un santo più cristiano di un altro perché l’essere cristiani ha più sfumature che si chiamano carismi. Il senso cristiano è cambiato nel corso degli anni e cambierà poiché l’uomo ha sempre cercato Dio in maniera diversa, ma sempre con altre persone in compagnia. Tre possono essere utili esempi, come san Benedetto da Norcia, san Francesco d’Assisi e don Bosco. San Benedetto da Norcia ha avuto il bisogno di ritirarsi in contemplazione in un monastero (Montecassino); san Francesco d’Assisi ha dovuto manifestare la necessità di povertà nella Chiesa, facendo elemosina con altri confratelli e fondando conventi; don Bosco, infine, ha scelto di dedicarsi al futuro dei ragazzi costruendo “case”, affinché potessero avere un alloggio e vivere in comunità imparando a crescere.
Ci è stata raccontata in breve la vita di don Bosco e il suo carisma: sono accaduti tanti episodi nella sua vita, ma il santo dei giovani ha continuato a manifestare il suo carisma chiamando ragazzi che volessero essere ordinati sacerdoti per farsi conoscere al mondo.
Il giorno seguente, dopo la colazione, abbiamo discusso di una santa salesiana, santa Maria Domenica Mazzarello, fondatrice delle FMA (Figlie di Maria Ausiliatrice), ordine di cui fa parte suor Valeria. Maria Mazzarello nacque a Mornese nel 1837; dopo aver lavorato tanto nei campi, rendendo da sola più dei ragazzi del paese, a 23 anni si ammalò di tifo e perse quella forza che aveva in lei. Decise quindi di fondare un’associazione con la quale si potessero aiutare le fanciulle del paese e, con l’arrivo di don Bosco nel 1872, fondò l’associazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Infine si dedicò alla formazione delle suore e alla missionarietà dell’organizzazione, ma morì nel 1881.
Esaminando le due biografie si deduce che i carismi di don Bosco e di Madre Mazzarello sono simili: si dedicano ai giovani, trovano loro una casa, offrono loro la possiblilità di imparare qualcosa per il futuro, vivono in comunità in cui si prega, si lavora e si gioca, organizzano attività missionarie per poter propagare il proprio pensiero. All’epoca era nata un’esigenza che i preti dovessero trovarsi a contatto con i giovani affinché potessero approfondire meglio gli insegnamenti della Chiesa.
Quali novità ci offriranno al prossimo incontro don Salvo e suor Valeria in vista del Forum MGS di Genova? Lo scopriremo all'ultimo GxG il 24 e il 25 febbraio!