Tre le giornate - dal 26 al 28 agosto - dedicate all'annuale assemblea ispettoriale dell'Italia centrale salesiana che ha visto coinvolta anche una piccola delegazione del nostro Oratorio - Centro giovanile presso la casa di Don Dosco Cinecittà. Amati e chiamati: "Renditi umile, forte e robusto", il titolo delle tre giornate e futuro slogan dell'anno pastorale alle porte che rappresenta il secondo passo dei tre anni incentrati sul celebre sogno dei nove anni di don Bosco.
La centralità della chiamata e degli affetti è stata indagata, nella prima giornata di lavori, durante la tavola rotonda ospitata dal prof. Luca Allevato e arricchita dagli interventi del cardinale Augusto Paolo Lojudice, della dott.ssa Anna Sansone e dell'abate Gianni Bernardo: uno sguardo attuale sul mondo giovanile, sulla fede, e non solo, in questo difficile periodo di pandemia.
La giornata si è conclusa con una serata dedicata allo spettacolo L'amor che move il sole e l'altre stelle, realizzato dalla compagnia Equivochi ad hoc per questa occasione di incontro. Un viaggio sulla vita e opera del padre della lingua italiana, attraverso le voci degli affetti del grande poeta - prima tra tutti Beatrice - in occasione dei 700 anni dalla sua morte.
La seconda giornata si è aperta con la relazione di Don Stefano Aspettati sdb, ispettore della nostra ispettoria IC, che ha fotografato con lucidità la realtà salesiana dei nostri territori, le nuove sfide educative che il nostro tempo richiede, riflessioni circa il nostro ruolo rispetto all’attuale spaccato sociale (il dibattito intorno al ddl Zan, la situazione degli emigrati provenienti dall’Afghanistan) ed ha illustrato i nuovi incarichi di molti membri della congregazione, senza tralasciare il ricordo per i salesiani che, durante l’anno, sono saliti alla Casa del Padre.
A seguire, lo stimolante intervento di don Giuseppe Roggia sdb sulla figura di San Francesco di Sales, patrono della congregazione salesiana, nei 400 anni dalla sua morte: la grande eredità educativa circa l'educazione agli affetti e il discernimento spirituale, autenticato dalla relazione amicale fra giovane e guida, sarà un tratto centrale del nuovo anno pastorale. In conclusione della mattinata, un momento dedicato a Esperienze in atto: “l’educazione affettiva nei cammini di PG e famiglia”, che ha mostrato strumenti concreti e testimonianze per l’attuazione di percorsi educativi per i giovani oggi nei nostri ambienti salesiani. Dopo uno spazio dedicato al confronto per case salesiane di appartenenza sul nuovo anno pastorale, la serata si è conclusa davanti al Santissimo, riuniti in adorazione e nella preghiera per i giovani confratelli professandi.
Proprio nella giornata finale di Assemblea infatti, dopo l’intervento "Linee per la Pastorale Giovanile, l’Economia, la Formazione e la Famiglia Salesiana" di don Stefano Aspettati sdb, si è celebrata la Santa Messa con le professioni perpetue: Gabriele Maria, Anthony, Matteo e Paolo hanno detto il loro sì per sempre al Signore come salesiani di Don Bosco, pronti ad una vita di amore per i giovani.
Questo momento ricco e testimoniante è stato il culmine e la conclusione delle tre intense giornate di assemblea ispettoriale; per la piccola delegazione della nostra Casa c’è stato però un ultimo dono prima di tornare a casa: la possibilità di testimoniare l’esperienza educativa di Casa Pinardi di fronte a tanti responsabili ed educatori salesiani. Grazie all’invito dell’Ispettoria Meridionale al loro convegno di pastorale giovanile, Macerata ha potuto raccontare questo entusiasmante progetto educativo, che fa del con i giovani la ricetta vincente per un oratorio che sia davvero palestra di vita, secondo il sogno di Don Bosco.
(Federica Spalletti)
I rappresentanti della nostra Casa all'Assemblea Ispettoriale 2021