La terra trema e il risveglio ha il sapore del trauma.
Ore 7:40. La vita di molti fa una doccia di umiltà improvvisa, gli uomini si accorgono che le loro sicurezze sono ancora fragili: tremano. Si corre, si urla, si piange per esprimere un desiderio che non riesce a trovare parole per essere comunicato: voglio vivere!
Squilla il telefono: "Tutto bene, tutto bene. Ho paura, ma stiamo tutti bene!"
Incontrarsi, cercarsi con lo sguardo, riposare in un abbraccio: ho bisogno di un cuore che fermi questo tremare, che mi aiuti a riconoscere che non ho perso molto.
Immagini alla TV, la radio che parla, c'è una ferita più grande in questo mondo, c'è un dolore più profondo: io non ho perso nulla, ho solo guadagnato paura. I pensieri rallentano, il sangue scorre più freddo nei polsi e la mente realizza che forse qualcuno ha bisogno di aiuto; io ho bisogno di continuare a donarmi.
Una telefonata "abbiamo bisogno di aiuto, abbiamo bisogno di voi"; la risposta sale dal cuore e incontra la mente, scivolando fuori dalle labbra "ci sono, ci siamo!".
La voglia di fare il bene è contagiosa anche senza mezzi adeguati, anche con risorse precarie, si prova a dare dignità alla richiesta di aiuto di molti. Una branda, un pasto caldo, una coperta... un gioco, un sorriso, una carezza... uno sguardo attento, l'attenzione di ascoltare, la voglia di comprendere senza illudere e mentire.
E poi siamo cresciuti alla scuola di colui che dice: "C'è più gioia nel donare".
Il male fa male, infastidisce, spaventa, ma se ascolti sarai libero, se sai pregare ti muove, ti migliora, forse ti costringe ma comunque ti fa crescere.
Abbiamo accettato la sfida di prenderci cura degli altri, ancora una volta; i tre gruppi Scout di Macerata e i giovani della Compagnia del Savio, INSIEME PER SERVIRE !