IO SONO UNA MISSIONE. Cds Ado2 al Cuore del servizio

IO SONO UNA MISSIONE. Cds Ado2 al Cuore del servizio

di Irene Feliziani

Il 4 gennaio con una lieta nevicata, noi ragazzi della CDS Ado2 (3° e 4° superiore) siamo partiti dalla stazione di Macerata con destinazione la casa salesiana Sacro Cuore di Roma per vivere il nostro campo di servizio. Arrivati nel tardo pomeriggio siamo stati accolti dalla comunità dai ragazzi della Casa, da suor Maria Jose e la comunità delle suore Missionarie di Cristo Risorto e, in particolare, ospitati con accoglienza dai giovani del progetto “La tua impronta”.

Ci siamo messi in gioco con "La banca dei talenti", un servizio gestito da giovani volontari che ha come obiettivo quello di restituire la dignità ai senzatetto: attraverso la distribuzione di un panino ed una bevanda calda, si presenta anche una “scusa” per dialogare e incontrare l’altro. Insieme ai volontari abbiamo preparato i panini e dei messaggi di augurio con delle frasi di San Giovanni Bosco da distribuire. Dopo il momento "Briciola", che consiste nel leggere e commentare un brano del Vangelo in un momento di preghiera, abbiamo cenato e, divisi in gruppi, siamo scesi in strada.Tra chi è rimasto al tavolo di Piazza Cinquecento, chi ha girato per la stazione Termini e chi si è messo in cammino verso svariate vie, abbiamo dato da mangiare e parlato con molti senzatetto. I più erano aperti a dialogare con noi, altri invece erano più riservati e silenziosi. La giornata si è conclusa con una breve condivisione.

Il giorno seguente, dopo la messa, le Lodi e la colazione, abbiamo seguito le orme di San Paolo nella capitale guidati da Andrea, un disponibile giovane del Movimento Giovanile Salesiano che ci ha fatto da cicerone. Dopo un breve riassunto della sua vita ci è stata proposta la visita al complesso delle Tre Fontane (Chiesa di San Paolo al martirio, Chiesa di Santa Maria Scala Cœli e Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio) e alla Basilica di San Paolo fuori le mura. Nel pomeriggio, invece, il salesiano Cosimo Cossu ci è ha raccontato la storia della Basilica del Sacro Cuore, costruita da don Bosco. In seguito, abbiamo ascoltato le testimonianze di alcuni ragazzi provenienti da vari paesi del mondo, ora in Italia come rifugiati politici ed accolti dalla casa del Sacro Cuore. Abbiamo vissuto con loro un bel pomeriggio di gioco e fraternità condividendo una buona cena a basa di couscous. Dopo un momento dedicato all'Adorazione del Santissimo, abbiamo condiviso i nostri pensieri sull'esperienza appena trascorsa davanti ad un tè caldo.

Domenica 6 è stato per noi l'ultimo giorno del nostro campo di servizio e, perciò, giorno di verifica non solo dell’intera esperienza, ma anche del nostro modo di vivere il servizio, “essere una missione” per la vita degli altri nella nostra casa salesiana di Macerata. Prima della Santa Messa dell'Epifania abbiamo fatto visita con Cosimo alle "Camerette di Don Bosco", dove ci sono stati narrati i suoi miracoli. Dopo pranzo abbiamo fatto ritorno a casa. 

Quest'esperienza è stata per tutti noi molto arricchente: mentre le persone senza fissa dimora ci hanno palesemente dimostrato che molti dei problemi che ci poniamo sono futili e che la felicità si trova nelle piccole cose, i rifugiati hanno dato testimonianza della forza necessaria per abbandonare tutte le loro insicure certezze per fuggire da situazioni difficili di guerra e povertà; inoltre giocare tutti insieme ha posto tutti noi allo stesso "livello", abbattendo quel “confine” tra i cittadini e i rifugiati politici creato dalla società.