di Valentina Chiodera, Silvia Mancini, Federica Spalletti
Quest’anno alcuni giovani del Movimento Giovanile Salesiano Italia Centrale sono stati invitati a partecipare ad un Campo Biblico decisamente itinerante; un vero e proprio pellegrinaggio alla tomba di San Giacomo, custodita nella cattedrale di Santiago de Compostela.
L’avventura è iniziata il pomeriggio del 5 Agosto, quando ci siamo ritrovate con gli altri e i nostri accompagnatori, don Daniele Merlini e suor Anna Maria Spina, all’aeroporto di Fiumicino: un bel gruppo di 27 persone pronte a mettersi in cammino, zaini in spalla, carichi di scarpe comode, cerotti anti-vesciche, ma soprattutto di tanto entusiasmo. La mattina seguente, di buon ora, ci siamo messi in cammino dalla piccola località di Sarria, distante ben 116 Km dalla nostra mèta (raggiunta il 12 agosto).
Passo dopo passo, abbiamo tracciato lo stile con cui avremmo affrontato le nostre sei giornate di cammino: la preghiera prima di iniziare a camminare; lo stare insieme agli altri condividendo la strada; il silenzio per assaporare la bellezza di essere a tu per tu con se stessi e con Dio; le lodi e la meditazione su alcuni passi del Vangelo che vedono comparire la figura dell’apostolo San Giacomo. Avvicinandoci sempre di più a questo martire, che nonostante la paura e le umane debolezze ha scelto di seguire Gesù anche andando incontro alla morte, abbiamo avuto modo di porre a noi stessi la medesima domanda: “Gesù o la vita?”. È proprio questo il significato autentico del giungere alla tomba del santo martire: imparare a mettere Lui al primo posto.
Questa consapevolezza è stata la vera “freccia” che ci ha condotto alla mèta tappa dopo tappa: Sarria, Portomarin, Palas de Rei, Melide, Arzúa, O Pedrouzo e finalmente Santiago. Tanti sono stati gli spunti di riflessione che hanno fortificato i nostri passi, fornitici dai nostri accompagnatori e arricchiti dalla testimonianza di padre Fabio Pallotta e di suor Cristina, due consacrati con la missione di avvicinare i pellegrini al vero senso del cammino.
“Turista è chi passa senza carico né direzione.
Camminatore chi ha preso lo zaino e marcia.
Pellegrino chi, oltre a cercare, sa inginocchiarsi quando è necessario”. (San Riccardo)
Inginocchiarsi e pregare davanti alla tomba di San Giacomo, custodendo nel cuore la domanda “Gesù o la vita?” è stato un momento fondamentale per rindirizzare il cammino che ciascuno di noi ha intrapreso fin dalla nascita, tenendo fisso lo sguardo verso la vera Mèta.
Gioiose e forti grazie a questa consapevolezza, non possiamo che augurare a tutti di intraprendere questa Strada: BUEN CAMÍNO!