di Francesco Tota
GRATITUDINE.
È questa la parola più pronunciata da coloro che per un motivo o per un altro hanno “abitato” la nostra Casa lo scorso weekend. Abbiamo infatti vissuto l’evento tanto atteso dell’Ordinazione sacerdotale del nostro amico Andrea Berardi, cresciuto all’interno della nostra Opera, e il giorno successivo, Domenica, la prima Messa da lui presieduta.
Tutti i gruppi della Casa hanno risposto “presente” affinché potesse trattarsi di una grande festa. E questa è stata!
Davvero sentita e solenne la Celebrazione del Sabato (Tempio di don Bosco pieno) presieduta dal nostro Vescovo Nazzareno, che con le sue parole ha scaldato i cuori. Con lui hanno concelebrato tanti Salesiani giunti da ogni parte della nostra Circoscrizione, alcuni preti diocesani e don Giuseppe Berardi, suo cugino, sacerdote nella Società San Paolo. Un plauso particolare va al coro che con delicatezza e bravura ha saputo accompagnare la Celebrazione.
Dopo la Messa la serata è continuata nei saloni della Casa con una cena a buffet decisamente gradita. Non poteva poi mancare un momento allegro centrato sulla storia di Andrea; non è stato difficile trovare degli aneddoti che lo riguardavano visto il personaggio simpaticissimo, spavaldo e spontaneo qual è. Toccante la lettera scritta da don Felice, missionario in Kenya e legato alla nostra Casa, ricordando i talenti di Andrea in terra di Missione, sotto la guida e l’esempio di don Ennio.
Per la notte i giovani venuti da fuori Regione hanno dormito nei luoghi della Casa o sono stati ospiti di alcune famiglie che generosamente hanno aperto le porte delle loro case.
Alle 11.30 di Domenica Andrea ha presieduto la sua prima Messa, anche questa molto partecipata, data la presenza in forze di tutti i gruppi della Casa salesiana, che celebravano ufficialmente l’inizio del nuovo Anno Pastorale, con AGESCI e Compagnia del Savio in prima fila.
Al termine della Celebrazione, il Direttore don Flaviano ha sottolineato uno stile che sicuramente ci porteremo dentro: la dolcezza con cui lo stesso Andrea ha presieduto.
Il pranzo preparato dagli adulti per i ragazzi rimasti ha chiuso in bellezza la due giorni.
Il termine “gratitudine”, con cui ho iniziato questo articolo, lo termina anche.
GRAZIE perché ancora una volta tutta la Casa ha risposto “in maniche di camicia”, con la voglia di mettersi in gioco e di servire.
GRAZIE Andrea! Possa tu essere testimone e portavoce, col carisma di don Bosco, che “nessuno è escluso dalla Gioia portata dal Signore” (Paolo VI, “Gaudete in Domino”).
Buon cammino!