“Gesù è vivo e ti vuole vivo”

Nei giorni dal 19 al 21 marzo si sono svolti online gli Esercizi Spirituali in preparazione alla Pasqua, dal titolo “Gesù è vivo e ti vuole vivo”.

In questi tre giorni don Emanuele De Maria ci ha accompagnati all’ascolto della parola di Dio, nella meditazione del venerdì e nelle tre lectio di sabato e domenica, seguendo un percorso che ci ha fatto attraversare tutti e quattro i vangeli.

 Per primo abbiamo incontrato Levi, seduto al banco delle imposte in una giornata come tante altre, a cui la chiamata di Gesù ha cambiato per sempre la vita. Un invito a fidarsi e affidarsi, a credere che questi esercizi possono segnare anche la nostra di vita, entrando proprio nella nostra semplice quotidianità. Successivamente, al tempio di Gerusalemme, abbiamo visto la donna adultera venire perdonata da Gesù. Il Signore ha profonda misericordia e tenerezza verso di noi, non vuole la nostra condanna. L’amore di Dio ci dona nuova vita e permette di rialzarci anche dopo aver toccato il fondo più nero, tendendoci la mano e dicendoci “Non peccare più”. Una volta in piedi però non possiamo fermarci lì. Ci viene chiesto di agire, cercare di fare il bene, servire il prossimo e avere compassione dei nostri fratelli, seguendo l’esempio del Buon Samaritano. Gesù ci consegna un nuovo comando: “Va’ e anche tu fa lo stesso”. Siamo dunque chiamati a rendere la nostra vita un dono per gli altri e per il Signore, a essere “il sale della terra e la luce del mondo”. Questo significa essere vivi come lo è Gesù Cristo e come Lui vuole che siamo.

Ci sono stati poi due momenti molto significativi. Il primo è stato il laboratorio di preghiera, guidato da suor Loredana Locci, che ci ha accompagnato in una più profonda comprensione del modo in cui entrare in relazione con Dio. Il secondo è stato la testimonianza di Paolo e Aurora, una coppia di salesiani cooperatori che, con le loro due figlie, vivono nella residenza universitaria di Roma Don Bosco - Cinecittà, della quale sono i responsabili. Ci hanno parlato del loro percorso e della loro decisione di accettare di prendersi cura dei ragazzi della residenza, trovando così il loro modo di donarsi a chi ne ha bisogno. 

In questo tempo difficile e di prova, sia fisica che spirituale, gli esercizi possono essere tante cose; un momento di sosta, in cui riposarsi e rinvigorire le forze; un momento di riflessione, nel quale fare il punto della situazione, ricapitolare cosa sta succedendo e capire la direzione da prendere; un momento di consolazione, dove poter affidare tutte le nostre fatiche, le paure, le sofferenze e trovare affetto e conforto. Soprattutto per ricordarci che, anche se fuori sembra non esserci speranza, la luce è venuta nel mondo e ha sconfitto la morte.

La Pasqua sta per arrivare e il Signore ci chiede di essere vivi. Mostriamo a tutti la Sua luce e diamo sapore alla vita dando tutto noi stessi. Mai come oggi ci viene chiesto tutto questo. 

Un ringraziamento a don Emanuele, alla segreteria MGS e all’equipe che hanno organizzato e ci hanno accompagnato in questi tre giorni.

( di David Vita)